“Vogogna”, nella classifica dei borghi più belli di Italia, un tempo luogo di appoggio per Ludovico il Moro. Vogogna e il suo castello vedono le origini nel lontano XI secolo da prima con la Rocca, delle quale ora si vedono solo i ruderi nella parte alta a circa 300 s.l.m. sul Monte Orsetto, in posizione che permetteva una vista completa sulla valle. Nella prima metà del XIV secolo Giovanni Visconti, vescovo di Novara e Signore di Milano ampliò il castello nell’ambito di un più generale piano di rafforzamento della rete difensiva del Ducato, di cui Vogogna faceva parte.
Il castello nel corso dei secoli fu oggetto di numerosi attacchi e ristrutturazioni che ne hanno in parte modificato la struttura. Durante le lotte medievali di fazione, quando Vogogna era capoluogo dell’Ossola Inferiore. Il castello fu attaccato nel 1358-1360 dai domesi comandati dal Marchese di Monteferrato, poi da invasori da oltralpe nel corso del XV secolo. Nel 1446 Filippo Maria Visconti concesse il feudo di Vogogna e Mergozzo a Vitaliano Borromeo. Dopo molte vicissitudini nel corso dei secoli, a partire dal 1990 nel Castello ebbero inizio i lavori di restauro che nella prima fase del 1998 furono ultimati. Nel 2001 furono aperti al pubblico anche gli ambienti interni che tutt’ora vengono usati per mostre e ricevimenti.
Dal piccolo borgo dell’Ossola si può anche partire per delle escursioni lungo la pista ciclabile del Toce.
Seguendo verso sinistra in direzione Domodossola proseguiamo verso la nostra meta, Gulo.
La prima parte non è particolarmente bella perchè passa nella parte più industriale della zona, ma una volta arrivati a Pieve Vergonte si può ritornare a respirare un po’ d’aria pura ancora immersi negli alberi che costeggiato un affluente del Toce, il torrente Anza. Una volta raggiunto il comune di Piedimulera si può scegliere di fare un giro verso il centro del paese, anche per una sosta per bere e poi salire verso Formarco e infine a Gulo. La strada sale bene per diversi km, sempre su asfalto a meno che non scegliete la direttissima su sentiero che taglia i tornanti. Gulo è un simpatico mucchietto di case in pietra, recintate dal verde dei castagni, entrare verso le case vi darà l’impressione di stare in una fiaba.
La strada del ritorno in discesa dall’altra parte, consente di rientrare direttamente a Pieve Vergonte per chiudere un piccolo anello.
Tipologia percorso: sterrato, asfalto
Acqua: ci son diverse fontane lungo il percorso