Bra è una vivace città nel cuneese, non molto distante da Nizza Monferrato e Alba. Per trovare posto in auto vi consigliamo di andare nella parte adiacente la stazione ferroviaria, dove ci son molti parcheggi non a pagamento.
E’ una città ricca di storia e cultura e spinti dalla solita curiosità che ci contraddistingue, presto ci perderemo nelle sue vie interne pedonali alla ricerca di peculiarità e arte.
Il bello di questa ridente cittadina è che ogni angolo potrà sorprendervi. Colori, monumenti o un evento, Bra saprà conquistarvi come ha fatto con noi.
In centro ci son diversi cartelli e pannelli illustrativi che aiutano il turista a non perdersi nemmeno uno scorcio, passando per tutti i punti più caratteristici.
In pieno centro pedonale potrete visitare la chiesa di Santa Maria degli Angeli dove una volta c’erano i frati cappuccini.
Troverete al suo interno una particolarità che personalmente non avevamo mai visto prima: una parte della chiesa è costruita su una roccia che è rimasta intatta nel corso degli anni.
Da li se prendete Piazzetta Conti Guerra del Grione (è la via subito prima di arrivare alla chiesa sulla sinistra), potrete salire verso la Zizzola, il punto più panoramico di tutta Bra, nonché quello che ci incuriosisce di più.
Proseguite per via S. Ignazio sempre su in salita, con la strada che diventa quasi un sentiero poco battuto,
ma non vi preoccupate che da li a poco vi ritroverete nella parte più alta e residenziale della città, con la Zizzola che vi aspetterà in cima.
Sulla sommità del più alto colle braidese, Monteguglielmo, si trova la caratteristica costruzione a pianta ottagonale della Zizzola. Per la sua mole, facilmente individuabile da ogni punto della città, è divenuta il simbolo di Bra. L’edificio fu costruito nel 1840 quale “villa delle delizie”; nel 1962 è stato donato al Comune di Bra, ma sino al 2000 è rimasta abbandonata. A più di 150 anni dalla sua costruzione come residenza privata, dal 2015 è possibile varcarne la soglia e scoprirne gli interni, nello scenografico allestimento museale multimediale della “Casa dei braidesi”.
Attualmente al suo interno si possono riscoprire i valori che sono passati per queste terre e riscoprirne assieme gli ultimi secoli. Dalla storia, fatta di guerre e difficoltà, sino ai lavori e all’artigianalità che han reso celebri questi luoghi, come per esempio la salsiccia di Bra e il Formaggio Bra D.O.P., giusto per non citare sempre vini!
Nei giardini della Zizzola vengono ospitati diversi eventi culturali, anche live, che la stanno riportando in auge.
Nella discesa se prendete via Fassola, riuscite anche a fare un anello che vi riporterà in piazza, senza tralasciare la chiesa di Santa Chiara.
Ma le scoperte non finiscono qui oggi a Bra, sembra quasi impossibile trovare tutto questo in così poco spazio, ma cercando bene e con qualche consiglio direttamente da un ragazzo che ci ha fatto visitare la Zizzola, abbiamo scoperto due incredibili musei ancora da visitare: il Museo della Scrittura Meccanica e il Museo della Bicicletta. Purtroppo oggi era chiuso, ma anche un giro al Museo del Giocattolo lo avremmo fatto volentieri! Chi di noi non vorrebbe tornare bambino ogni tanto?
Occorre riprendere la macchina per arrivare ai due musei, in quanto sono nella parte più industriale della città, un po’ fuori dal centro. In Corso Monviso, 25 c’è Bra Servizi, la società che ospita questi due bellissimi musei.
Entrambi i musei sono frutto della passione di collezionisti che nel corso del tempo hanno recuperato e donato per la collettività delle opere dal valore inestimabile.
Il Museo della Bicicletta ha la particolarità di raccogliere le bici dei mestieri di un tempo che son transitate da Bra o dal nostro paese in generale.
Vedere le biciclette dei pompieri, dell’arrotino, del barbiere, dello spazzacamino o del fruttivendolo ci fanno capire tante cose delle fatiche che i nostri avi hanno fatto nel secolo scorso; è tanto importante per noi non dimenticare questa parte di storia che ci contraddistingue in giro per il mondo.
Il Museo della Scrittura Meccanica invece è opera di Domenico Scarzello, che nel corso degli anni ha raccolto pezzi incredibili da ogni parte del mondo. Siamo sicuri che certe macchine da scrivere ce le invidiano da tutto il mondo e le abbia proprio Domenico. Sono dei pezzi unici!
Nel suo museo potrete capire la vera storia delle macchine, passando dalle primissime uscite in commercio negli Stati Uniti, sino a quelle più recenti fatte in plastica colorata.
La loro evoluzione ha portato a tantissimi cambiamenti sia nella forma, che nei materiali, ma soprattutto nella meccanica che c’è dietro.
Come non citare Olivetti in quest’epoca delle prime macchine e soprattutto inviterei ogni informatico a farsi un giro qui dentro, perchè la storia è nata li, con loro, poi sono arrivati i supercomputer.
Aprendo le porte del museo la nostra esclamazione è stata: “WoooW”. Non pensavamo ci potessero essere così tanti pezzi da collezione.
Dai francesi, agli spagnoli, ai tedeschi e finendo con gli americani, i quali vengono ricordati per essere i creatori della prima macchina da scrivere. Ma sapete che in realtà dietro alla prima c’era un italiano? Purtroppo non la brevettò e l’idea oltre oceano diventò un successo.
Quanti anni può avere per voi questa macchina? Parecchi ovviamente .. eppure è più moderna di quello che crediate. Guardate attentamente i tasti sulla sinistra, compare una @, ma allora non esistevano ancora le email!!
Vi lasciamo con quest’ultima macchina: la Royal di Ian Fleming, completamente placcata in oro. Più che commentarla bisogna vederla: il fascino della scrittura!
Tipologia Percorso: misto, dall’asfalto allo sterrato
Acqua: siate muniti di acqua specialmente nelle giornate calde