La riserva del Conero è situata nel centro delle Marche poco sotto Ancona che ne copre quasi tutta la provincia.
Per la sua esplorazione ci son tantissimi punti possibile per partire ma il migliore secondo noi è un Poggio, un piccolo paese poco sopra Portonovo, da dove parte anche la traccia 301, che copriremo quasi interamente.
Sulla strada del centro del paese, https://goo.gl/maps/orahDVEtN4F3MhPd9 troverete la possibilità di lasciare l’auto. Troverete in diversi punti lungo il sentiero cartelli come questo che vi aiuteranno ad orientarvi.
La partenza è su un tratto abbastanza duro su terra battuta misto sassi che nei periodi caldi vi farà partire con un po’ di fatica. Ma giusto un km circa e sarete nella parte più alta del parco circondati dal verde.
Nella prima parte appena finita la salita potrete godere di un’ampia è spettacolare vista su Portonovo e la sua baia.
Poco più avanti da questo primo belvedere iniziano a diramarsi alcuni dei sentieri del parco. Noi scegliamo di andare al punto più alto, il belvedere Nord.
Salita decisa ma breve sulla sinistra e si arriva.
Tornando sui propri passi e proseguendo in quota si prosegue verso l’ex convento Camaldolesi, ora adibito a boutique hotel per i turisti più esigenti.
La strada prosegue sempre sotto gli alberi e infine su asfalto, in un piacevole fresco che vi accompagnerà anche nei mesi più caldi.
Proseguiamo il nostro cammino verso sud in direzione Sirolo, ma prima tappa obbligata al Passo del Lupo. Il sentiero in discesa non è dei più facili, occorre prestare attenzione che è facile scivolare.
“Tremendo” arrivare al passo e scoprire che la strada per scendere alle spiagge è ormai impraticabile per il terreno franoso. Ma non mancheremo, la spiaggia dei gabbiani e le sue meraviglie circostanti non ci scapperanno. In fondo se non puoi arrivarci via terra, fallo via mare!
Proseguiamo verso Sirolo per chiudere l’andata del nostro giro che tocca tutti i punti più caratteristici del parco.
La vista dall’alto del paese e della riserva non è niente male e nonostante il caldo del periodo, a cui vi consigliamo di prestare particolare attenzione (specialmente per l’acqua che non troverete lungo il percorso salvo all’ex convento)
Al ritorno potete scegliere se rifare la strada oppure scegliere di passare internamente sul sentiero di terra battuta e risparmiarvi un po’ di asfalto.
All’interno del parco troverete anche molti punti caratteristici e non legati al mare, che potrete vedere lungo la via del ritorno. Vi consigliamo a metà della salita che porta all’ex convento, di prendere il sentiero sulla sx che si addentra nel bosco.
Da qui potete arrivare alle “incisioni rupestri” e alle “grotte romane”.
Scavate probabilmente in epoca imperiale, sono situate verso la metà della strada che va da Massignano al Poggio; erano delle cave scavate dagli schiavi. Si pensa che dalle viscere delle grotte siano usciti i blocchi di pietra con i quali è stato costruito il Poggio, Massignano ed alcuni monumenti e chiese di Ancona (forse anche San Ciriaco).
Una antica leggenda racconta che le grotte scavate dagli schiavi romani nascondessero un tesoro che nessuno ha mai cercato in quanto custodito dalle anime di tutti i cavapietre morti in quel luogo. Una seconda leggenda parla di una brutale e sanguigna rivolta degli schiavi che portò alla morte ed alla sepoltura in quelle”tombe” da loro scavate dei loro aguzzini.
Sono tante le leggende e i racconti che abbiamo sentito dentro al parco del Monte Conero, spinti dalla curiosità ci ritorneremo sicuramente con occhi diversi ..
Tipologia Percorso: sentiero e asfalto
Acqua: solo presente all’ex convento vicino ai bagni