La Riserva del Conero è bellissima da girare nell’entroterra, guardando le calette dall’alto, ma altrettanto bella se vista dal mare, con le scogliere che si scagliano in mare a precipizio.
Arrivarci non è sempre semplice se non si è ben allenati ed eccezion fatta per le prime spiagge nelle immediate vicinanze di Portonovo, occorre munirsi di pagaia e onda dopo onda provare a raggiungerle.
Non sono raggiungibili a piedi per via della tipologia di montagna, né da Portonovo, né da da Sirolo per via del terreno franoso.
Parcheggiare a Portonovo non sarà semplice per via dell’enorme quantitativo di turisti che affollano la zona e, a meno di soggiornare in qualche albergo della zona, il parcheggio sarà a pagamento.
Vi consigliamo di recarvi a piedi nell’ultimo lido della spiaggia di Portonovo, in modo tale da ridurre le pagaiate che dovrete fare (specialmente in presenza di giornate ventose)
Considerate che serve una giornata intera se vi volete godere un po’ di mare in kayak.
Vi ritroverete a pagaiare in un mare stupendo, con scogliere a picco sul mare.
Il primo punto panoramico che incontrerete sarà la cosiddetta “vela”, distinguibile anche da lontano con la sua forma.
Qui la prima spiaggia, ancora forse un po’ “affollata” per chi ama la natura più selvaggia. Comunque è da ammirare come le altre che arriveranno dopo.
Dopo vengono in ordine, la spiaggia dei sassi bianchi, la spiaggia dei forni e la spiaggia dei gabbiani.
Facilmente interpretabile il nome da cosa possa derivare per ciascuna di esse.
Noi oggi, complice il mare un po’ mosso, passiamo per la spiaggia dei sassi bianchi e ci fermiamo alla spiaggia dei forni. Comunque circa 5 km di kayak tra andata e ritorno non sono da sottovalutare specialmente per chi non è allenato.
La spiaggia dei gabbiani seppur affascinante perché ci dicono essere la più selvaggia, la lasceremo per la prossima volta, magari pagaiando da Sirolo.
Tipologia Percorso: mare aperto
Acqua: non troverete nulla alla spiaggia dei Forni, dovete portarla con voi