Borghetto di Borbera è una di quelle piacevoli scoperte che si fanno in una giornata in cui sei alla ricerca di posti nuovi e quasi alla cieca decidi che la tua prossima meta sarà li, dietro l’angolo, dopo quell’indicazione. Così è capitato a noi un giorno, nel tentativo di arrivare in Liguria spezzando il viaggio.
Usciti dall’autostrada a Serravalle Scrivia, più famosa per le code che per i luoghi da visitare, ci siamo ricreduti sin da subito. Parcheggiamo a Variano, poco fuori dal paese e ci dirigiamo verso l’entroterra volendo costeggiare il torrente Borbera sino ad arrivare e superare Borghetto di Borbera.
I paesi di queste zone hanno una cosa in comune, sono molto piccoli e tra loro ci son infinite distese di prati e campi coltivati, quasi che ancora si respira l’aria di alcuni secoli fa, come se l’era moderna qui non fosse mai arrivata.
Proseguendo sempre sulla stessa strada il manto cambia da strada bianca battuta ad asfalto ma il fil rouge è sempre lo stesso, un ottimo luogo dopo poter correre, passeggiare o portare a spasso qualcuno senza troppi rischi.
Se siete fortunati come noi, nella parte alla nostra destra verso la riserva, guardate cosa potrete incontrare!! Il vantaggio della poca civiltà è anche questo a volte.
Arrivati a Castel de Ratti, il primo paesino sulla strada proseguiamo ancora, la nostra meta è vicina! Obiettivo scollinare sino alla chiesa di Santa Lucia.
Lungo la strada passeremo Liveto e Cerreto Ratti ancora, prima di arrivare alla parte finale dove si salirà sino a Santa Lucia.
Da qui tutta salita dalla pendenza interessante, dove i meno allenati possono far fatica. Ancora una volta il silenzio della riserva circostante la fa da padrone.
Arrivati in località Monteggio, dopo circa 300 m di dislivello positivo, la chiesa è li che ci aspetta nel suo silenzio immersa tra due vallate. Monteggio ci appare deserto, paese forse di cacciatori o luogo in cui alcuni abitanti del luogo vengono durante i mesi più caldi.
Tra alcune case un po’ abbandonate ne notiamo anche alcune ben curate, segno che qualcuno ci vive e che è un paese abbandonato.
Questo luogo è lo spartiacque per proseguire e scendere a valle da Grondona, coprendo gran parte della riserva. Noi per oggi decidiamo di rientrare e lasciamo Lemmi e Grondona per la prossima tappa.
Tipologia percorso: asfalto e strada bianca
Acqua: occorre essere autosufficienti
Discover outdoor,
Taste nature