Da Oropa partono moltissime escursioni e indubbiamente una delle più panoramiche è quella che porta al Monte Tovo. Avete mai visto il Santuario di Oropa in miniatura? Venite con noi che ve lo faremo vedere!
Parcheggiamo in uno dei tre parcheggi lungo la strada (ve li abbiamo segnati nella mappa sottostante). Saliamo fino a superare il parcheggio della funivia per Mucrone e procediamo in direzione Trattoria Nocca.
Attenzione che poco prima dell’ultimo tornante per la Trattoria, troverete queste indicazioni.
Da questo punto troverete un cartello che vi porterà al Monte Tovo in 3h, ma il percorso risulta molto lungo ed insidioso se affrontato da qui. Vi consigliamo di seguire la strada asfaltata e proseguire lungo l’itinerario proposto. Ci sarà comunque una dura salita da ambe le parti, ma sia per durata che per panorama, suggeriamo la nostra versione ad anello.
Superata la Trattoria il sentiero lo troverete sulla sinistra per tagliare l’ultimo tornante ed iniziare la vera avventura nel parco di Oropa.
Dopo una prima e breve parte su ciottoli, il sentiero prosegue sulla destra in solitaria rispetto a tutte le altre mete. Non fatevi spaventare, ma dovrete seguire il sentiero con i pallini arancioni lungo la via, denominato “Vertical Tovo”, un percorso molto ripido che porta in pochi km in vetta.
Basta salire per una ventina di minuti per ritrovarsi di fronte a quella che sarà veramente Oropa in miniatura e in giornate limpide si vede l’intera provincia!
La salita non molla di un cm fino alla vetta e nella parte finale con l’ultimo km diventa particolarmente impegnativa per la pendenza del sentiero. Vi segnaliamo alcuni tratti in cui c’è la corda per aggrapparsi, ma potete stare tranquilli che servono solo per il caso in cui scendiate sempre da questa strada. Noi invece vi porteremo tramite un anello a scendere dal versante opposto, tecnicamente meno ripido e più agevole.
Proseguiamo sempre sullo stesso sentiero D14 fino in vetta.
La vista a 360° sulla valle del Mucrone offre in queste giornate una cartina a cielo aperto dove poter programmare tutte le prossime tappe semplicemente guardando i sentieri che in lontananza si inerpicano sulle montagne.
Una volta in cima serve soffermarci un attimo perchè il tempo di scattare due panoramiche non sarà mai abbastanza per ammirare tutto quello che avremo intorno.
Dal Biellese alle Alpi la vista è mozzafiato e siamo sicuri che quando toccherà a voi, riuscirete anche a vedere il Monte Rosa, che oggi a noi si nasconde dietro delle dense nubi.
Per il ritorno, come accennato precedentemente, decidiamo di scendere a valle dal versante opposto per evitare una ripida discesa.
Avete mai visto un macigno spezzato esattamente da una scheggia di roccia? Ci siamo fatti anche noi una risata quando ce lo siamo ritrovati dinanzi.
Appena superato l’enorme masso erratico, tenete il sentiero sulla sinistra e proseguite sul D32; dobbiamo scendere sino ad incontrare il sentiero che porta al Rif. Rosazza.
Dall’alto scorgerete facilmente il sentiero da raggiungere, ma anche se sembrerà molto vicino non sarà così facile da raggiungere perchè la traccia non è ben visibile in quanto alcune piccole frane l’hanno in parte interrotto.
L’importante sarà sempre seguire le tracce bianche e rosse! A circa metà discesa troveremo il bivio che ci porterà ad incrociare direttamente quel sentiero, mentre proseguendo a destra anche da questa porzione di roccia si può arrivare al Rosazza.
Come vedete la traccia è molto sottile, ma comunque visibile.
Giunti finalmente sul sentiero principale siamo ormai vicini alla nostra destinazione e procediamo spediti. All’ultimo bivio potrete scegliere se andare a sinistra o a destra, come noi, e procedere con il rientro in direzione della funivia. Così avremo modo anche di rinfrescarsi un attimo nel piccolo torrente che troveremo subito dopo.
Da li in poi avremo non più di venti minuti prima di arrivare al parcheggio per il rientro.
Tipologia percorso: sentiero di montagna
Acqua: occorre essere auto sufficienti
Discover outdoor,
Taste nature
