Oggi vi parlerò della signora Bruna, una donna piccina piccina con una straordinaria forza interiore che vive nel borgo di Pulica.

La prima volta che ci siamo incontrate, ho sentito solo la sua voce leggera, quasi un cinguettio.

Il suo corpo è sbucato solo in un secondo momento tra i rami di un ciliegio dove era intenta a raccogliere con minuzia i sui frutti .
“Vieni a raccogliere le ciliegie con me ? Mi farebbe tanto piacere ! E poi sono così dolci!!!
Dopo pochi minuti eravamo a braccetto nel suo giardino, impossibile fermare la sua missione.
Solo dopo aver completato l’opera è aver banchettato assieme , ha accettato il mio braccio per risalire verso casa e raccontarmi la sua storia
I suoi occhi color cenere ( avete mai notato che gli occhi degli anziani non hanno mai un colore definito? Li avvolge un specie di Nebbiolina, Come la bruma del mattino, quasi a ricordarci il carico di esperienza e sensazioni che si portano appresso) hanno iniziato a velarsi di tristezza e rimescolare tra i ricordi del passato.
Come avrebbe voluto fermare il tempo a 20/30 anni fa!!!!
Lei faceva la cuoca nel bar/ristorante del paese che ogni estate si riempiva di turisti curiosi e giovani che venivano a festeggiare la fine della scuola .
Sorrisi, gioia, novità, festa; queste erano le parole che descrivevano le estate di Pulica.
E poi ?!? Che è successo ?!??
I cambi generazionali, di mentalità, le amministrazioni lente e noncuranti, il covid le difficoltà economiche.
Pian piano il mosaico di colori della cittadina si è sbriciolato, lasciando solo strade vuote, anziani e qualche parente che viene a trovarli.
Ma la signora Bruna non demorde !!! Quanto vorrebbe far rivivere il suo paesino e pubblicizzare il suo ristorante!
Ma non ne ha più le forze , né è più al passo con le Nuove tecnologie.
Mi dice che lei non si allontana mai dal borgo … casomai arrivasse qualche turista giovane, come me.
Quando ci salutiamo mi lascia il suo numero: “mi richiamerai??? “