I colli novesi presentano un paesaggio prettamente collinare tra i vigneti del Gavi in cui trovano sede moltissime cascine e ville storiche. Il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico la fanno da padrone in questa zona dell’Alessandrino.
Il nostro itinerario parte e arriva sempre a Novi Ligure. Non molto lontano da qui, a Castellania, nacque uno dei più grandi campioni del nostro ciclismo, Fausto Coppi. Per i più appassionati la consigliamo sicuramente Castellania come tappa.
Oggi noi ci concentreremo sulle colline circostanti, alla scoperta delle meraviglie in cui sono immersi i comuni di Pasturana, Francavilla Bisio, Tassarolo e Gavi. Qui nascono alcuni dei migliori prodotti enogastronomici sul nostro territorio; parliamo non solo di vino, ma anche formaggi, amaretti, tartufi sino al cioccolato dove Novi Ligure stessa è molto forte.
Partiamo dal centro sportivo di Piazza A. Moro a Novi Ligure, dove è possibile trovare comodamente parcheggio e ci dirigiamo verso Tassarolo. Il percorso di oggi sarà un misto di asfalto e sterrato e sarà quasi esclusivamente immerso nel verde. Poche macchine ci faranno compagnia nel nostro tour alla scoperta delle colline novesi.
Lungo la via troverete tantissime cascine che oggi sono adibite a bed&breakfast e offrono attimi di puro relax ai loro ospiti.
Quelli che abbiamo intravisto ci teniamo a citarli e dar loro il giusto spazio, visto che sono tutti quanti un punto saldo della nostra artigianalità che ci contraddistingue in tutto il mondo.
Lungo la strada troverete la Cascina degli Ulivi nella prima parte in discesa dopo alcuni km.
Natura e territorio qui come vedete giocheranno un ruolo fondamentale per tutto il nostro itinerario.
Proseguendo tra un filare e l’altro sulla sinistra troverete anche la casa vacanze Cascina Ometto, ma qui vi lasceremo con un po’ di curiosità visto che da fuori non si vede molto la struttura.
Ancora pochi km in discesa e poi svolteremo a sinistra in direzione del parco del Gavi, dove troveremo anche un importante campo da golf.
Vorremmo che fossero le immagini del posto a parlare al posto nostro e farvi immaginare cosa potreste trovare qui.
Immersi nel parco, in giornate soleggiate potete anche fare una tappa a Tassarolo a visitare il castello.
L’attribuzione della costruzione dell’attuale castello risale ad Opizzino Spinola che lo fece edificare nel XIV sec. Il luogo diventò feudo imperiale con tutti i diritti e i privilegi connessi e venne trasformato in una vera fortezza a pianta quadrilatera con due torri quadrate agli angoli sud, sud est e una rotonda sullo spigolo est. Negli anni successivi la fortezza diviene base e rifugio di sbandati dediti al brigantaggio che attaccano, depredandoli, gruppi di mercanti o viandanti solitari che transitavano per le contrade danneggiando notevolmente il commercio tra Genova, Piemonte e Lombardia tant’è che il comune genovese invia un gran numero di soldati per cercare di snidare i briganti senza tuttavia riuscire nell’impresa. Nella seconda metà del secolo XVI il castello viene trasformato in residenza signorile estiva dei feudatari.
Attualmente è sotto la supervisione anche del FAI (https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-tassarolo-tassarolo) che cerca di preservarne intatta la sua storia.
Qui siamo nella parte più bassa del percorso e ci saranno diverse salite anche impegnative per i meno esperti, ma nulla di impossibile, avrete sempre la possibilità di rifiatare in quanto si tratta sempre di salite brevi.
Da qui in poi ci accompagneranno le ultime salite per chiudere l’anello e ritornare alla partenza.
Tipologia Percorso: asfalto e sterrato
Acqua: occorre essere autosufficienti oppure vi potete fermare nelle strutture ricettive sul percorso