Il borgo delle camelie è sito a Sant’Andrea di Compito, piccola e tranquilla frazione di Capannori nella provincia di Lucca.
Il borgo delle camelie, è il più grande parco al mondo dove si coltivano una miriade di specie di questo fiore meraviglioso che ha ispirato da sempre pittori e gioiellieri nel corso dei secoli; la sua ampia corolla dai petali delicati e morbidi come seta, invitano lo spettatore non solo a rimirarla ma anche a tenerla tra le dita, delicatamente.
Questa pianta di origine Giapponese, fu importata in Europa a metà del 1700 dove divenne simbolo di raffinatezza, perfezione ed eccellenza, significati completamente in antitesi rispetto al paese d’origine dove rappresenta il simbolo della “vita spezzata”, data la caducità dei suoi petali.
Anche il colore di questo fiore trasmette un messaggio diverso: rosa significa nostalgia, rosso dichiara che il cuore è infiammato di passione, mentre entrambe le tonalità rappresentano l’amore romantico.
Quale è il vostro colore preferito? e quello che vi rappresenta di più?
Questo luogo è un vero paradiso naturale, di quiete e armonia; nel periodo della fioritura ci si immerge in colonne di zucchero filato di camelie, una nota zuccherina per gli occhi.
Con un modesto biglietto d’ingresso, 4 € in settimana e 7 € durante i weekend, si può percorrere tutto il parco, perdersi nei suoi meandri e respirare a pieni polmoni le note olfattive della macchia mediterranea.
All’interno del parco vi sono delle aree tematiche dedicate a personaggi illustri, suddivise per nazioni, che racchiudono le piante più belle e vi permettono di “tuffarvi” in un mondo di colori che profuma di storia.
Per i più avventurieri consigliamo di percorrere il giro panoramico che vi proponiamo di seguito, che permette di fare un anello di circa 7km, dalla sommità della montagna (da dove dominerete la vallata) fino a ritornare al paese di S. Andrea di Compito.
Salendo verso la parte più panoramica, seguendo le indicazioni già presenti all’interno del parco, si può arrivare ad una croce da cui potrete vedere gran parte della provincia di Lucca e del parco stesso.
Da questo belvedere, chiamato “scoglio della Croce”, si può proseguire seguendo il sentiero, tra arbusti, pini e felci, fino ad un bivio dove troverete un incrocio con tre strade.
Da qui potrete scendere a valle come abbiamo fatto noi, oppure ritornare sui vostri passi. Dalla strada centrale che vedete nella foto, il sentiero prosegue ancora in salita ( verso dove???) ma ci lasciamo questo itinerario per la prossima escursione; oggi vogliamo chiudere l’anello addentrandoci nella parte più selvaggia del parco.
Proseguendo il sentiero ci inerpichiamo attraverso percorsi non battutissimi, seppur comunque visibili. Felci e arbusti della macchia mediterranea vi faranno un po’ di compagnia.
Vi segnaliamo soltanto un piccolo tratto, circa a metà della nostra discesa dove la traccia è un po’ rovinata, ma seguendo le nostre indicazioni, il sentiero sarà lì davanti a voi.
Finita la parte più selvaggia ci ritroveremo nuovamente su strada larga e sterrata per un breve tratto da cui, tenendo la sinistra si tornerà sull’asfalto, prossimi ormai al rientro in paese.
Un giro sicuramente affascinante che potrebbe essere ulteriormente valorizzato se fosse più curato. Il parco invece è semplicemente incantevole, una pennellata di colori e luce da cui farsi cullare.
Rientrando in paese, vi consigliamo di gironzolare un po’ tra le case del borgo per assaporare la sue “petit merveilles”.
Tipologia percorso: sterrato, sentiero di montagna e asfalto
Acqua: occorre essere autosufficienti
Discover outdoor,
Taste nature