Gromo, in Val Seriana, è uno dei borghi inseriti nella classifica dei più belli d’Italia.
676 mt s.l.m., circa 1200 come i suoi abitanti e l’anno in cui venne costruito il suo castello, il Castello Ginami.
Il castello venne costruito come fortezza e come protezione della miniera d’argento, la sua posizione dominante era riparata a est dalla scarpata sul fiume Serio, ad ovest dall’avvallamento che si collegava al territorio attraverso un ponte levatoio, e che fu demolito come imponeva la dominazione veneta, mentre intorno era circondato da mura. La famiglia Buccelleni, originaria di Bergamo, fu tra le prime famiglie non solo ad estrarre e lavorare il metallo per farne lame di spada, ma a commercializzare, tanto che nel XIV secolo la famiglia sarà padrona non solo del castello che avrà ampliato, ma dei fabbricati che vi sorsero intorno, la chiesa di San Gregorio, e il Palazzo Milesi.
A far compagnia al castello ci sono moltissime ville di stile liberty
e la torre del Gamanderio.
Ma oggi non ci soffermeremo soltanto a Gromo ma vi porteremo alla scoperta di una valle parallela alla Val Seriana, la Valle Sedornia. Approcciamo alla valle poco prima di arrivare a Spiazzi di Gromo (che in realtà era la nostra prima ipotesi di meta odierna, ma il tempo non clemente ci fa desistere).
Lasciando la macchina nelle prime casette ci si addentra sin da subito nel bosco in un sentiero molto largo e comodo, facilmente percorribile sia a piedi, che in bici.
Da qui inizia la nostra “Terapia del Bosco”. La Terapia del bosco o più comunemente chiamata Forest Therapy, è una pratica giapponese chiamata Shinrin-yoku. Significa “trarre giovamento dall’atmosfera della foresta” o “bagno nella foresta”. È in pratica una vera e propria immersione nel verde con l’obiettivo di godere dei benefici della natura per sentirsi meglio.
Bene ieri le sensazioni era proprio queste, sino a che dopo circa un’ora di cammino tranquillo siamo giunti all’imbocco vero e proprio della vallata, con ampi prati, un torrente dall’acqua cristallina e le montagne innevate sullo sfondo a riempire la cartolina odierna.
Poco più avanti si può proseguire sino ad alcuni laghi della vallata, ma oggi per via di alcune slavine lungo la strada (complice un inverno molto pesante) ci fanno desistere.
Il Lago Spigorel può attendere, ma siamo sicuri che non sarà un addio, ma solo un arrivederci ..
Tipologia Percorso: sterrato
Acqua: in partenza dove abbiamo lasciato l’auto trovate una fontanella, poi avrete solo il torrente a farvi compagnia