Osimo è una ridente cittadina in provincia di Ancona a due passi dalla Riserva del Conero. Osimo è particolarmente famosa per le sue grosse.
Sotto la città che oggi ognuno di noi può ammirare ci son km e km di grotte e cunicoli risalenti a periodi presumibilmente precedenti alle due guerre mondiali.
Il nostro giro parte dal centro storico di Osimo, in direzione delle Grotte del Cantinone dove abbiamo prenotato una visita guidata. (Attenti a quello che digitate su google Maps perché solo “grotte di Osimo” vi porta fuori strada, seguite per le grotte del Cantinone).
Ogni scorcio di questa città è particolare, ha qualcosa da raccontare. Come se fossero luoghi vissuti nel tempo da numerose famiglie e con tantissime storie da raccontare.
Oggi ci soffermiamo particolarmente sulle sue radici, sulle sue grotte dove è stata eretta nel corso degli anni questa città.
Questi cunicoli ad oggi sono percorribili per i turisti solo in minima parte. Vi sono moltissimi km ancora inaccessibili.
Tante sono le vicissitudine che si narrano e celano qui sotto.
Alcune di queste grotte fungevano da deposito per gli abitanti del luogo, una sorta di cantina dei giorni nostri dove si conservavano meglio le scorte alimentari, mentre altri rappresentavano luoghi di culto lontano da occhi indiscreti. Lo testimoniano alcune incisioni visibili ancora oggi.
Ci son alcune particolarità che forse senza una guida non riusciremmo a coglierne il significato come i tre fori (o due) nella parte di scambio tra due cunicoli. Oggi la luce è un fattore quasi scontato ma all’epoca non era così. In tutti i casi in cui non si poteva fare affidamento sulla luce, nemmeno di una candela, questi fori servivano per orientarsi e facevano capire alla persona che vi transitava, quante fossero le vie d’accesso.
Orientarsi in tempi di guerra dove non dovevi farti vedere era sicuramente un’impresa ardua e senza questo stratagemma qui sotto sarebbe stato impossibile.
Guardate cosa avevano costruito all’epoca per riuscire a spiare anche in precarie condizioni di luminosità dall’esterno, le persone che si aggiravano all’interno. Grazie ad un particolare gioco di luci le persone stavano appostate e vedevano chi sopraggiungeva in fondo, senza essere viste.
Le grotte non sono il solo simbolo di questa bellissima città, che è piena di palazzi d’epoca che in vari periodi dell’anno aprono al pubblico per mostre di ogni natura.
In uno di questi siamo riusciti ad ammirare i capolavori di Keith Haring.
Forse non lo conoscerete per tutte le sue opere come queste
.. ma di sicuro lo ricorderete per loro
Non lontano da Osimo, a pochi km di auto vi consigliamo anche di passare per Castelfidardo, celebre per le sue fisarmoniche e la sua scuola, ammirate in tutto il mondo.
Noi abbiamo deciso di goderci anche il museo della fisarmonica che ne ripercorre la sua storia.
Arte e cultura qui non mancano di certo e ogni borgo ha qualcosa da raccontarci.
Tipologia Percorso: asfalto
Acqua: presso qualche bar locale in centro